Figura 1 – Isolotti ad Est dell’isola di Panarea e sullo sfondo l’isola di Stromboli. Gli isolotti sono costituiti da duomi e colate laviche di età compresa tra 13000 e 54000 anni ca. L’area sottomarina degli isolotti è stata quella interessata da un’importante e prolungata emissione di gas, a partire dalla fine del 2002 (foto ed elaborazione di A. Esposito e B. Angioni INGV-ONT).
Figura 2 – Versante meridionale dell’isola di Panarea località Punta Milazzese, dove è presente un famoso villaggio preistorico dell’età del bronzo costruito su un terrazzo marino Tirreniano (area sub-pianeggiante alla sommità della falesia). Il piccolo promontorio è costituito da lave brecciate andesitiche e dacitiche di età tra 124 e 118000 anni (foto di A. Esposito, INGV-ONT).
Figura 3 – Area sottomarina ad est di Panarea caratterizzata da abbondanti emissioni gassose e sede della “crisi” avvenuta tra la fine del 2002 e i primi mesi del 2003 (foto di M. Anzidei, INGV-ONT
Ubicazione e altezza massima: Arcipelago Isole Eolie, Tirreno Meridionale; 38°38′14″N , 15°04′02″E = 421 m s.l.m
Superficie: ≈ 3.35 km²
Tipo di vulcano: stratovulcano
Tipi di eruzioni prevalenti: effusive, esplosive
Fenomeni prevalenti: sporadiche ma intense emissioni gassose subacquee intorno all’isola sismicità
Inizio attività eruttiva: 150.000 anni
Ultima eruzione: < 24000 anni
Stato di attività: quiescente
L’isola presenta bellissime falesie a picco sul mare e terrazzi marini, che si elevano a diverse altezze e arrivano fino a 115 m s.l.m., formando talvolta piccole aree sub-pianeggianti dove sono stati scoperti importanti reperti archeologici risalenti ad insediamenti dell’Età del Bronzo (figura 2). Queste morfologie sono l’espressione di imponenti fenomeni di sollevamento dell’area, indotti da spinte vulcano-tettoniche non più attive, combinati con le fluttuazioni del mare.
Oggi l’isola è in lentasubsidenza L’area sommersa ad est di Panarea intorno agli isolotti di Lisca Bianca, Lisca Nera, Bottaro e Dattilo, è fortemente fratturata e sede di intensa attività fumarolica.(figura 3) ed è qui che si è verificata la “crisi” del 2002-2003, caratterizzata da sciami sismici, temperature elevate e presenza di specie volatili di origine magmatica.
Si ritiene che i gas che alimentano queste emissioni siano provenienti da serbatoi magmatici più profondi, con un sistema di condotti di risalita piuttosto complesso. L’area delle fumarole con i suoi condotti idrotermali, conosciuta già all’epoca greco-romana, determina un microambiente con acque acide e ricche in CO2 dove è ancora possibile la vita di numerosi organismi, ma in misura minore se comparata alle zone limitrofe.
Lucchi et al. (2013). Geological history of the Panarea volcanic group (eastern Aeolian archipelago). The Aeolian Islands Volcanoes. Geological Society, London, Memoirs, 37, 351–395. http://dx.doi.org/10.1144/M37.12
Link: https://volcano.si.edu/volcano.cfm?vn=211041